Si appassiona all'arte degli origami sin da piccola e grazie
al suo primo libro di origami, dono della madre, inizia a sperimentare e a
prendere sempre maggior confidenza con questa pratica. Negli anni si forma da
autodidatta, guidata dalla passione e dalla curiosità e si specializza negli
origami modulari e nella creazione di installazioni, senza rinnegare i modelli
più semplici tipici della tradizione giapponese, come la gru, la rana, i fiori,
ecc. Nel tempo sviluppa in parallelo una grandissima passione per la carta da
utilizzare per le sue creazioni: ne sperimenta diverse tipologie, da quella
tipica proveniente dal Giappone, a quella usata per i pacchi regalo, alla carta
washi, carta velina, carta di riso, carta di libro ecc., sviluppando un suo
gusto personale e una sensibilità sia estetica che emotiva nei confronti della
carta stessa. La carta è un elemento imprescindibile per sviluppare gli origami
e dare loro un'energia e un aspetto specifico e speciale: lo stesso modello può
sembrare completamente differente in base al tipo o colore utilizzato. La
personalizzazione è fondamentale sia che l'origami sia un dono sia che sia una
creazione attraverso la quale esprimere un'idea o una sensazione. La scelta
della giusta carta permette di valorizzare al meglio ogni modello che si
desidera realizzare.
Origami
Il termine
origami indica l'arte di piegare la carta (折り紙
o-ri-gami, termine derivato dal giapponese) Oru
piegare e
Kami carta. L'origine degli origami giapponesi è strettamente legata alla
religione shintoista e la valenza sacrale della carta è anche testimoniata dal
fatto che in giapponese la parola carta e dei si pronunciano entrambe kami.
Il periodo
di affermazione degli origami nella religione shintoista e nella cultura
giapponese è riconducibile al periodo Heian (794-1185), durante il quale la
corte imperiale raggiunse l'apice della propria raffinatezza. È in questo
periodo che si afferma la tradizione della bambola fluttuante (雛流し, Hina-nagashi) durante
l'Hinamatsuri
o festa delle bambine: una bambola di carta veniva posta su una barca,
anch'essa realizzata ad origami, e lasciata trasportare dalla corrente di un
fiume fino al mare.
A causa
dell'estrema semplicità delle prime forme di piegatura della carta, alcuni
invece fanno risalire l'origine dell'origami all'epoca Muromachi (1392-1573),
riconducendola alle cerimonie del dono augurale del noshi-awabi ai samurai: un
particolare mollusco, simbolo dell'immortalità, offerto in un astuccio di
carta, che con il passare del tempo divenne piegato in modo sempre più
complesso.
La fioritura
dell'origami nel periodo Edo è generalmente esemplificata con la storia della
figura della gru, oggi uno degli origami tradizionali giapponesi più noti e la
cui tecnica venne perfezionata proprio attorno al XVIII secolo al 1797.
La tecnica
moderna dell'origami usa pochi tipi di piegature combinate in un'infinita
varietà di modi per creare modelli anche estremamente complessi. In genere,
questi modelli cominciano da un foglio quadrato, le cui facce possono essere di
colore differente e continua senza fare tagli alla carta, ma l'origami
tradizionale era molto meno rigido e faceva frequente uso di tagli e colla,
oltre a partire da basi non necessariamente quadrate.
La carta è
l'elemento principale con cui creare gli origami. Può essere utilizzato quasi
qualunque tipo di carta: da quella per le fotocopie, bianca o colorata a quella
da legatoria, decorata con disegni colorati e fantasie floreali. La carta
metallizzata e la carta velina oppure la carta washi fabbricata a mano, carta
molto costosa di produzione giapponese, decorata con disegni che richiamano la
stoffa dei kimono, la carta di riso, ecc.
La gru di
carta od orizuru (折鶴 lett. "gru
piegata", da ori- "piegato" e tsuru "gru") è una forma
considerata la più classica di tutti gli origami giapponesi. Si tratta di una
rappresentazione della gru della Manciuria, che ha un significato speciale
nella cultura giapponese, in cui si ritiene possa vivere fino a mille anni. È
inoltre simbolo di purezza, pertanto è uso frequente donare un origami a forma
di gru.
Anche la
rana è una tradizionale forma origami di origine Heian, che trova significato
nella parola kaeru, che
significa
sia "rana" che "ritorno a casa" e che indicava quindi
l'animale come un buon augurio per coloro che stavano per intraprendere un
lungo viaggio.
Per
contatti:
Origami di Luna
cell. 349 7543949
e-mail: margot.lunetta@gmail.com
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