martedì 12 dicembre 2017

Lunetta Margot



Si appassiona all'arte degli origami sin da piccola e grazie al suo primo libro di origami, dono della madre, inizia a sperimentare e a prendere sempre maggior confidenza con questa pratica. Negli anni si forma da autodidatta, guidata dalla passione e dalla curiosità e si specializza negli origami modulari e nella creazione di installazioni, senza rinnegare i modelli più semplici tipici della tradizione giapponese, come la gru, la rana, i fiori, ecc. Nel tempo sviluppa in parallelo una grandissima passione per la carta da utilizzare per le sue creazioni: ne sperimenta diverse tipologie, da quella tipica proveniente dal Giappone, a quella usata per i pacchi regalo, alla carta washi, carta velina, carta di riso, carta di libro ecc., sviluppando un suo gusto personale e una sensibilità sia estetica che emotiva nei confronti della carta stessa. La carta è un elemento imprescindibile per sviluppare gli origami e dare loro un'energia e un aspetto specifico e speciale: lo stesso modello può sembrare completamente differente in base al tipo o colore utilizzato. La personalizzazione è fondamentale sia che l'origami sia un dono sia che sia una creazione attraverso la quale esprimere un'idea o una sensazione. La scelta della giusta carta permette di valorizzare al meglio ogni modello che si desidera realizzare.
Origami
Il termine origami indica l'arte di piegare la carta (折り紙 o-ri-gami, termine derivato dal giapponese) Oru
piegare e Kami carta. L'origine degli origami giapponesi è strettamente legata alla religione shintoista e la valenza sacrale della carta è anche testimoniata dal fatto che in giapponese la parola carta e dei si pronunciano entrambe kami.
Il periodo di affermazione degli origami nella religione shintoista e nella cultura giapponese è riconducibile al periodo Heian (794-1185), durante il quale la corte imperiale raggiunse l'apice della propria raffinatezza. È in questo periodo che si afferma la tradizione della bambola fluttuante (雛流し, Hina-nagashi) durante
l'Hinamatsuri o festa delle bambine: una bambola di carta veniva posta su una barca, anch'essa realizzata ad origami, e lasciata trasportare dalla corrente di un fiume fino al mare.
A causa dell'estrema semplicità delle prime forme di piegatura della carta, alcuni invece fanno risalire l'origine dell'origami all'epoca Muromachi (1392-1573), riconducendola alle cerimonie del dono augurale del noshi-awabi ai samurai: un particolare mollusco, simbolo dell'immortalità, offerto in un astuccio di carta, che con il passare del tempo divenne piegato in modo sempre più complesso.
La fioritura dell'origami nel periodo Edo è generalmente esemplificata con la storia della figura della gru, oggi uno degli origami tradizionali giapponesi più noti e la cui tecnica venne perfezionata proprio attorno al XVIII secolo al 1797.
La tecnica moderna dell'origami usa pochi tipi di piegature combinate in un'infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complessi. In genere, questi modelli cominciano da un foglio quadrato, le cui facce possono essere di colore differente e continua senza fare tagli alla carta, ma l'origami tradizionale era molto meno rigido e faceva frequente uso di tagli e colla, oltre a partire da basi non necessariamente quadrate.
La carta è l'elemento principale con cui creare gli origami. Può essere utilizzato quasi qualunque tipo di carta: da quella per le fotocopie, bianca o colorata a quella da legatoria, decorata con disegni colorati e fantasie floreali. La carta metallizzata e la carta velina oppure la carta washi fabbricata a mano, carta molto costosa di produzione giapponese, decorata con disegni che richiamano la stoffa dei kimono, la carta di riso, ecc.
La gru di carta od orizuru (折鶴 lett. "gru piegata", da ori- "piegato" e tsuru "gru") è una forma considerata la più classica di tutti gli origami giapponesi. Si tratta di una rappresentazione della gru della Manciuria, che ha un significato speciale nella cultura giapponese, in cui si ritiene possa vivere fino a mille anni. È inoltre simbolo di purezza, pertanto è uso frequente donare un origami a forma di gru.
Anche la rana è una tradizionale forma origami di origine Heian, che trova significato nella parola kaeru, che
significa sia "rana" che "ritorno a casa" e che indicava quindi l'animale come un buon augurio per coloro che stavano per intraprendere un lungo viaggio.
Per contatti:
Origami di Luna
cell. 349 7543949

e-mail: margot.lunetta@gmail.com

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